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𝐋𝐄𝐎𝐍𝐄 𝐗𝐈𝐕

  • Immagine del redattore: Giorgio Bruzzone
    Giorgio Bruzzone
  • 11 mag
  • Tempo di lettura: 2 min


Sono molti gli aspetti che mi portano a guardare con rinnovata fiducia verso il futuro della Chiesa Cattolica, alla luce della nomina del nuovo Pontefice Leone XIV.


Fin dai primi minuti si è compreso quello che potrebbe essere il suo indirizzo. Un indirizzo fatto di scelte nel segno della tradizione e con grande rispetto della sacralità del ruolo Papale. E poi ad ulteriore conferma abbiamo ascoltato il discorso di insediamento. Un discorso focalizzato su temi centrali e valori fondamentali del Cristianesimo.


Proviamo allora a riassumere brevemente questi segni:

- la scelta dell’abito nel segno della tradizione, vestendosi da Papa con mozzetta e stola.

- Il parlare fin dal primo momento di Cristo, di Dio e della Chiesa

- L’avvio del discorso, dalla Loggia di S Pietro , con un invito alla Pace quale fondamento nel messaggio del Cristo crocefisso e Risorto. Una pace per questo “disarmata e disarmante”

- Il richiamo alla Festività della Madonna di Pompei e poi la recita, in mondo visione, dell’Ave Maria

- La benedizione e concessione dell’indulgenza con il tradizionale rito Latino


Ma a far crescere la mia fiducia nel nuovo Pontefice è anche la sua formazione: “𝒮𝑜𝓃𝑜 𝓊𝓃 𝒻𝒾𝑔𝓁𝒾𝑜 𝒹𝒾 𝒮𝒶𝓃𝓉’𝒜𝑔𝑜𝓈𝓉𝒾𝓃𝑜, 𝒶𝑔𝑜𝓈𝓉𝒾𝓃𝒾𝒶𝓃𝑜, 𝒸𝒽𝑒 𝒽𝒶 𝒹𝑒𝓉𝓉𝑜: “𝒞𝑜𝓃 𝓋𝑜𝒾 𝓈𝑜𝓃𝑜 𝒸𝓇𝒾𝓈𝓉𝒾𝒶𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝑒𝓇 𝓋𝑜𝒾 𝓋𝑒𝓈𝒸𝑜𝓋𝑜”. Quindi garanzia di una solida formazione teologica, di grande sensibilità sociale unita allo spirito missionario.

Il Modello agostiniano ha poi come obiettivo la fraterna unità e comunione tra i confratelli, in questo senso c’è quindi la speranza che Leone XIV non voglia imporre proprie idee ma riesca a fare sintesi trasformando in ricchezza le differenze culturali.

“𝓘𝓷 𝓲𝓵𝓵𝓸 𝓾𝓷𝓸 𝓾𝓷𝓾𝓶” ( nell’unico Cristo siamo uno) è il suo motto.


È poi, dulcis in fundo, la scelta del nome

Leone XIV.

Una scelta caratterizzante ed impegnativa ! Scegliere Leone significa attingere dalla tradizione della Chiesa e non dai nomi degli ultimi papi venuti dopo il Concilio Vaticano II .

San Leone Magno fu infatti un esempio di ortodossia tradizionale cattolica.

Ma la scelta del nome Leone potrebbe significare anche un attenzione particolare al mondo del lavoro. Leone XIII è considerato, a giusta ragione, il padre della Dottrina sociale della Chiesa.

Ed è anche qui allora che potrebbero ritrovare conforto molti dei principi che da sempre ispirano il mio impegno sociale e buona parte dei miei indirizzi ed interessi di studio.

Come potrebbe essere diversamente?

Papa Leone XIII nella grande enciclica “𝓡𝓮𝓻𝓾𝓶 𝓝𝓸𝓿𝓪𝓻𝓾𝓶” , ad esempio , trattando del salario afferma che il principio ispiratore di tutta la questione sociale è 𝒍'𝒊𝒏𝒂𝒍𝒊𝒆𝒏𝒂𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒅𝒊𝒈𝒏𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂 𝒖𝒎𝒂𝒏𝒂. L'uomo deve essere riconosciuto tale anche quando è retribuito. Deve avere, quindi, una quantità di salario che gli permetta il giusto sostentamento per sé e per la sua famiglia.

Guardare e proteggere la dignità della persona umana, in un mondo del lavoro in profonda e preoccupante trasformazione, è una delle grandi sfide che caratterizzano i nostri tempi.

Sapere che il Papa potrebbe essere saldamente dalla nostra parte è motivo di conforto e sostegno, non solo morale.

Giorgio Bruzzone

 
 
 

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