𝑨 𝒑𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒊 𝒑𝒂𝒔𝒔𝒊 𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒍𝒂 𝑮𝒓𝒂𝒏𝒅𝒆 𝑮𝒖𝒆𝒓𝒓𝒂

Le ultime decisione di USA , Gran Bretagna e Francia relativamente al conflitto in corso tra Russia e Ucraina segnano un punto di non ritorno.

Il passaggio dalle parole ai fatti rappresenterebbe infatti l’ingresso ufficiale e diretto della NATO nel conflitto con la progressiva trasformazione da guerra tradizionale a nucleare.

I nuovi strumenti messi a disposizione dell’Ucraina non solo mirano a colpire direttamente la Russia, trasformando la natura stessa del conflitto, ma necessitano inevitabilmente per essere utilizzati di un appoggio satellitare USA che non verrà certamente ceduto in uso all’Ucraina ma utilizzato e diretto inevitabilmente dall’esercito Usa e NATO.

Quindi saranno gli USA e la NATO a colpire la Russia e non l’ucraina, questo deve essere molto chiaro.

Diventa così sempre più probabile ed imminente l’utilizzo degli arsenali atomici Russi e NATO. A farne le spese in primis saranno i popoli europei

Vale la pena ricordare quanto disse Einstein nel 1945 «𝙽𝚘𝚗 𝚑𝚘 𝚒𝚍𝚎𝚊 𝚍𝚒 𝚚𝚞𝚊𝚕𝚒 𝚊𝚛𝚖𝚒 𝚜𝚎𝚛𝚟𝚒𝚛𝚊𝚗𝚗𝚘 𝚙𝚎𝚛 𝚌𝚘𝚖𝚋𝚊𝚝𝚝𝚎𝚛𝚎 𝚕𝚊 𝚝𝚎𝚛𝚣𝚊 𝙶𝚞𝚎𝚛𝚛𝚊 𝙼𝚘𝚗𝚍𝚒𝚊𝚕𝚎, 𝚖𝚊 𝚕𝚊 𝚚𝚞𝚊𝚛𝚝𝚊 𝚜𝚊𝚛𝚊̀ 𝚌𝚘𝚖𝚋𝚊𝚝𝚝𝚞𝚝𝚊 𝚌𝚘𝚒 𝚋𝚊𝚜𝚝𝚘𝚗𝚒 𝚎 𝚌𝚘𝚗 𝚕𝚎 𝚙𝚒𝚎𝚝𝚛𝚎. 𝙸𝚗 𝚘𝚐𝚗𝚒 𝚌𝚊𝚜𝚘, 𝚜𝚎 𝚕𝚘 𝚊𝚟𝚎𝚜𝚜𝚒 𝚜𝚊𝚙𝚞𝚝𝚘, 𝚊𝚟𝚛𝚎𝚒 𝚏𝚊𝚝𝚝𝚘 𝚕'𝚘𝚛𝚘𝚕𝚘𝚐𝚒𝚊𝚒𝚘».

Questa evoluzione del conflitto arriva in un momento di grande difficoltà per gli USA, che stanno perdendo la loro supremazia mondiale economica e monetaria ed a pochi mesi dalle elezioni presidenziali.

Viene da chiedersi chi stia assumendo decisioni così gravi considerando l’evidente e dichiarato decadimento cognitivo del presidente Biden. La Harris o chi altro ?

Ci stiamo avvicinando insomma verso un punto di non ritorno: quello di una guerra nucleare che in poche ore, forse minuti, distruggerà tutto e tutti.

E potrebbe accadere molto presto, prima di novembre per intenderci.

Per poter attuare questo folle progetto hanno bisogno di far accettare come inevitabili queste scelte ai cittadini, attraverso una vera e propria azione di propaganda.

Stanno semplicemente attuando le note strategie della manipolazione mediatica delle masse elaborate da Chomsky.

In particolare la n. 1 quella della distrazione , la n. 3 quella della gradualità e la n. 6 uso dell’aspetto emotivo anziché della riflessione.

La storia insegna che per mettere in atto i loro progetti anche i più sanguinosi dittatori hanno sempre cercato l’appoggio delle masse.

Occorre allora che i popoli prendano consapevolezza della propria forza non accettando il processo e puntando su due principi cardine di civiltà: la negoziazione e la pace.

Una parte del popolo ha certamente compreso , sono molti i segnali in tal senso, ma una larga fetta, accecata dal “tifo”, sembrerebbe accettare come inevitabile la “soluzione finale” . Come se ci trovassimo alla vigilia di una finale del campionato del mondo anziché ad un passo dal baratro dell’umanità.

Giorgio Bruzzone