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𝑰𝑳 𝑪𝑶𝑹𝑨𝑮𝑮𝑰𝑶 𝑫𝑬𝑰 𝑹𝑰𝑩𝑬𝑳𝑳𝑰

  • Immagine del redattore: Giorgio Bruzzone
    Giorgio Bruzzone
  • 19 ott
  • Tempo di lettura: 3 min


Da tempo ormai l’opinione pubblica mondiale ed

ree

i popoli sono bombardati dall’emergenza guerra

Guerra , minaccia di guerra mondiale, armi, minacce , paura. Sono queste le parole chiave

La UE di Ursula Von der Leyen ha posato la siringa e messo l’elmetto. I governi nazionali , Germania in testa ( sempre loro), dedicano gran parte delle loro energie alle guerre, a gestire i consensi e i dissensi sulle guerre.

Le economie sono ormai ridisegnate in funzione della guerra e delle sanzioni. Le fabbriche di auto ( settore distrutto dalla folli norme UE) pronte a sfornare carri armati e cannoni.

Ed anche i media , da servi fedeli del regime di turno quali sono sempre stati, si occupano per tre quarti di questo.

Per fortuna ci restano i social che infatti cercano in ogni modo di delegittimare e controllare

Le analogie con l’escalation dell’emergenza sanitaria legata al Covid sono piuttosto evidenti:

Si parte con la creazione di una 𝒎𝒊𝒏𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂: allora il virus, ora attacchi informatici, droni e sorvoli aerei

Poi la nascita degli 𝒆𝒔𝒑𝒆𝒓𝒕𝒊 (i propagandisti) ieri i virologi canterini, oggi gli esperti militari.

Si prosegue poi con le 𝒓𝒊𝒄𝒉𝒊𝒆𝒔𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝒔𝒂𝒄𝒓𝒊𝒇𝒊𝒄𝒊: ieri mascherine, restrizioni ai contatti, divieti professionali ; oggi rinuncia all’energia, confische patrimoniali, acquisto di armi e leva obbligatoria.

Il risultato è comune: 𝒍’𝒆𝒎𝒆𝒓𝒈𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒆𝒅 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒆𝒈𝒖𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒆𝒄𝒄𝒆𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒊𝒏𝒅𝒆𝒃𝒐𝒍𝒊𝒔𝒄𝒐𝒏𝒐, 𝒇𝒊𝒏𝒐 𝒂 𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒍𝒂 𝒊𝒏𝒖𝒕𝒊𝒍𝒆, 𝒍𝒂 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒄𝒓𝒂𝒛𝒊𝒂 .

Ricordo che con Speranza, Conte e Draghi i DPCM scalarono a tal punto la gerarchia delle fonti da superare persino la Costituzione.

Il diritto al lavoro ( art. 1 Cost) venne prima indebolito con il Greenpass di Conte e poi definitivamente abolito con il super Greenpass di Draghi.

Stessa sorte tocco al divieto di obbligo nei trattamenti sanitari ( art 32Cost.).


A quando quindi il superamento dell’Art. 11 nel nome della fantomatica minaccia russa ?


Possiamo allora dire che il Covid sia stato un esperimento di massa per saggiare il livello di obbedienza delle masse, una vera e propria prova generale, ora tocca alla guerra.


Non so dirvi se dietro tutto questo ci sia una precisa regia ed una permanente diabolica strategia certamente ci sono interessi enormi. Non può sfuggire come allora ad arricchirsi furono le case farmaceutiche oggi i produttori di armi.


Non ci resta che domandarci: 𝒎𝒂 𝒏𝒐𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒆 ?


Ernst Jünger nel suo libro il “𝓣𝓻𝓪𝓽𝓽𝓪𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓵 𝓡𝓲𝓫𝓮𝓵𝓵𝓮”, scrive che la pace inizia dove l’essere umano rifiuta di seguire il branco.

È il momento in cui smette di essere una pecora e inizia a essere un lupo – non nel senso della violenza, ma dell’autodeterminazione.


Preservare la pace significa dunque innanzitutto salvare sé stessi.

Sviluppare un occhio critico per riconoscere quando una catastrofe viene spacciata per una presunta soluzione.

L'idea centrale del libro di Junger , che mi trova personalmente del tutto d’accordo, è quindi che la pace non è solo l'assenza di conflitto, ma inizia a livello individuale attraverso la capacità di pensare e agire in modo indipendente.


Paradossalmente è proprio la tirannia dello Stato, secondo Jünger, che crea i propri avversari.

Il numero sconosciuto di chi segue questa resistenza invisibile è il vero incubo dei potenti. Sanno che esistono persone che non si lasciano più catturare, che non hanno paura a comando, non obbediscono a ordini, non marciano al passo.


𝑳𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒐𝒍𝒂 𝒅’𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒊 𝒓𝒊𝒃𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒆̀ 𝒂𝒍𝒍𝒐𝒓𝒂 𝒄𝒐𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐

Ci vuole infatti coraggio per non conformarsi alle masse, per non farsi condizionare dal bombardamento mediatico, per guardare il mondo dalla finestra anziché sulla TV.

Scopriremo allora che le cose sono più complesse di come le fanno apparire e che a muovere il mondo sono sempre i soldi.

Scopriremo anche che il nemico non è forse quello indicato ma qualcuno molto più vicino.

Magari chi oggi ci impone di armarci e cerca, in ogni modo, di trascinarci in una stupida guerra nel nome di una nuova falsa emergenza.

 
 
 

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