Finalmente qualcuno che ha il coraggio di spezzare questa omertosa e cinica indifferenza.
Un plauso a Marcello Veneziani per il coraggio di dire sempre ciò che pensa !
In Palestina è in atto un genocidio che non può essere in alcun modo giustificato, ne tantomeno aiutato.
Ci stiamo ormai abituando a vedere quotidiane scene di morte e, convivendo con questo orrore, banalizziamo il male. Si rivela il volto del male nella società di massa. Come scriveva Hanna Harendt” 𝚒𝚕 𝚖𝚊𝚕𝚎 𝚙𝚞𝚘̀ 𝚒𝚗𝚟𝚊𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚎 𝚍𝚎𝚟𝚊𝚜𝚝𝚊𝚛𝚎 𝚒𝚕 𝚖𝚘𝚗𝚍𝚘 𝚒𝚗𝚝𝚎𝚛𝚘, 𝚙𝚎𝚛𝚌𝚑𝚎́ 𝚜𝚒 𝚎𝚜𝚙𝚊𝚗𝚍𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕𝚊 𝚜𝚞𝚙𝚎𝚛𝚏𝚒𝚌𝚒𝚎 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚞𝚗 𝚏𝚞𝚗𝚐𝚘. 𝙴𝚜𝚜𝚘 "𝚜𝚏𝚒𝚍𝚊", 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚑𝚘 𝚍𝚎𝚝𝚝𝚘, 𝚒𝚕 𝚙𝚎𝚗𝚜𝚒𝚎𝚛𝚘, 𝚙𝚎𝚛𝚌𝚑𝚎́ 𝚒𝚕 𝚙𝚎𝚗𝚜𝚒𝚎𝚛𝚘 𝚌𝚎𝚛𝚌𝚊 𝚍𝚒 𝚛𝚊𝚐𝚐𝚒𝚞𝚗𝚐𝚎𝚛𝚎 𝚕𝚊 𝚙𝚛𝚘𝚏𝚘𝚗𝚍𝚒𝚝𝚊̀, 𝚍𝚒 𝚊𝚗𝚍𝚊𝚛𝚎 𝚊𝚕𝚕𝚎 𝚛𝚊𝚍𝚒𝚌𝚒, 𝚎 𝚗𝚎𝚕 𝚖𝚘𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘 𝚒𝚗 𝚌𝚞𝚒 𝚌𝚎𝚛𝚌𝚊 𝚒𝚕 𝚖𝚊𝚕𝚎, 𝚎̀ 𝚏𝚛𝚞𝚜𝚝𝚛𝚊𝚝𝚘 𝚙𝚎𝚛𝚌𝚑𝚎́ 𝚗𝚘𝚗 𝚝𝚛𝚘𝚟𝚊 𝚗𝚞𝚕𝚕𝚊. 𝚀𝚞𝚎𝚜𝚝𝚊 𝚎̀ 𝚕𝚊 𝚜𝚞𝚊 "𝚋𝚊𝚗𝚊𝚕𝚒𝚝𝚊̀". 𝚂𝚘𝚕𝚘 𝚒𝚕 𝚋𝚎𝚗𝚎 𝚎̀ 𝚙𝚛𝚘𝚏𝚘𝚗𝚍𝚘 𝚎 𝚙𝚞𝚘̀ 𝚎𝚜𝚜𝚎𝚛𝚎 𝚛𝚊𝚍𝚒𝚌𝚊𝚕𝚎.
In fondo tutto questo può accadere perché non c'è più nulla nei nostri Stati che custodisca l'umano. Le nostre millenarie radici le stiamo seppellendo.
Abbiamo preparato il terreno a tanta disumanità, ad esempio, con la teoria dello scarto.
Ci affanniamo a vivere in un appagante effimero presente, in cui le domande ultime sono bandite. Chi si intromette nello sviluppo di questo modello di società, che paradossalmente chiamano progressista, va eliminato. Per questo si esalta una cultura di morte dove "bambini, anziani, disabili o malati gravi, se non appagano il piacere momentaneo o lo ostacolano, si trasformano in "vite non degne."
Per questo tutti i sensati appelli alla pace cadono nel vuoto, e chi prova a dire qualcosa viene marchiato come antisemita!
Ma chissenefrega! Vale sempre la pena correre dei rischi per difendere le proprie idee.
Giorgio Bruzzone
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