PENSIERO DI GRUPPO
- Giorgio Bruzzone
- 16 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Non c’è dubbio alcuno: in questi tempi bui della nostra civiltà stiamo sperimentando i peggiori esempi di ingegneria sociale e manipolazione delle masse!
Con la tecnica del “pensiero di gruppo”, elaborata dal prof Irving Janis negli anni ‘70, un gruppo di persone condivide un particolare credo, che non è necessariamente fondato su evidenze verificabili e non è neppure totalmente realistico ma questo poco conta. Crea attorno al credo un consenso di opinioni “buone e giuste” , tanto che chi vi aderisce si convince di trovarsi tra persone moralmente e intellettualmente superiori (il famoso piedistallo su cui oggi si ergono molti personaggi)
Spesso, anziché il credo, si sceglie una vittima singola o di gruppo ( comunque il cattivo di turno) che viene esposto alla gogna pubblica e bollato con epiteti negativi ed infamanti.
La tecnica del “ Pensiero di gruppo” si basa infatti su bugie ripetute, manipolazione delle masse e polarizzazione del pensiero favorita dall’utilizzo dei social e dei loro algoritmi
Per difendere il credo, il gruppo reagisce con sprezzo e ostilità verso chiunque osi metterlo in questione. Il punto di vista di chi non abbraccia il pensiero di gruppo diventa così inaccettabile e non c’è nessuna possibilità di dialogo.
Viene a crearsi una tale barriera di conformismo per cui se qualche opinion maker o qualche osservatore provasse ad esprimere un’opinione contraria, al pensiero di gruppo, verrebbe cacciato o prontamente emarginato.
Il vero obiettivo di chi promuove queste tecniche di manipolazione sono spesso i giovani per i quali è più complicato ribellarsi al conformismo.
Ma vi pare normale che nella millenaria civiltà occidentale si riescano ad imporre queste manipolazioni sociali ?
Dovremmo provare ad uscire da questa bolla, tornare alla realtà che è certamente molto più variegata e complessa. Non tutto infatti è bianco o nero, ci sono anche i colori, nonostante il tentativo di imporre una sorta di grigiore globale incastonato nello squallido “pensiero di gruppo”.
giorgio_bruzzone
Quanta verità...purtroppo.... Bravo Giorgio, 2 minuti si lettura di straordinaria (anche se una riflessione del genere dovrebbe essere ordinaria in una società "sana") qualità.