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Stupore e meraviglia

โ€œ๐™ฒ๐š‘๐š’ ๐š—๐š˜๐š— ๐š›๐š’๐šŽ๐šœ๐šŒ๐šŽ ๐š™๐š’๐šžฬ€ ๐šŠ ๐šœ๐š๐šž๐š™๐š’๐š›๐šœ๐š’ ๐š—๐šŽฬ ๐šŠ ๐š–๐šŽ๐š›๐šŠ๐šŸ๐š’๐š๐š•๐š’๐šŠ๐š›๐šœ๐š’ ๐šŽฬ€ ๐šŒ๐š˜๐š–๐šŽ ๐šœ๐šŽ ๐š๐š˜๐šœ๐šœ๐šŽ ๐š–๐š˜๐š›๐š๐š˜โ€.

Diceva Albert Einstein

Una riflessione superficialmente banale ma che cela in se una analisi molto profonda del nostro โ€œmodus vivendiโ€

Effettivamente al giorno dโ€™oggi i piรน sembrano nascere conoscendo giร  tutto, senza reali interessi ed obiettivi, tanto da vivere con passivitร  e senza emozioni ciรฒ che dovrebbe meravigliarli

Non a caso รจ questa lโ€™epoca della depressione e del disagio, anche giovanile, che si manifesta in molte forme: dallโ€™alimentazione , ai rapporti sociali, alla confusione di genere, allโ€™abuso di alcool ed al consumo di droghe. Processi di depressione e disagio che vengono alimentati e contestualmente favoriscono diabolici progetti di architettura sociale.

รˆ un dato di fatto che i giovani di oggi, purtroppo, non possiedano lo stesso candore dei loro genitori e dei loro nonni. Non hanno, certamente, la stessa spensieratezza, sono confusi, soli e spesso infelici.

Ad esempio, la nostra generazione mai avrebbe pensato di costruirsi una carriera professionale ed una nuova vita allโ€™estero.

Lโ€™Italia era la nostra unica ed ineguagliabile casa, quella dei nostri avi e pensavamo sarebbe stata anche quella dei nostri figli.

Aspetti che ho affrontato nel mio romanzo โ€œ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐š ๐œ๐ก๐ž ๐ข๐ฅ ๐๐จ๐ฉ๐จ ๐ฌ๐ข ๐ญ๐š๐ซ๐๐ขโ€ e che ho umilmente cercato di rappresentare anche in una mia poesia dal titolo โ€œ๐Ÿ๐Ÿ—๐Ÿ–๐Ÿโ€ inserita nella raccolta โ€œ ๐“๐ซ๐š๐œ๐œ๐ž ๐๐ข ๐ฏ๐ข๐ญ๐šโ€

Einstein aveva ragione ! perchรฉ lo stupore e la meraviglia sono parti dellโ€™anima, a cui lโ€™uomo non puรฒ sfuggire. Stupirsi vuol dire aprirsi ad un mondo che ci mette di fronte a percorsi da scegliere. Lo stupore e la meraviglia sono emozioni che non appartengono solo al mondo dei bambini, ma si manifestano anche nellโ€™adulto e volendo ci accompagnano per tutta la vita.

Inoltre, scrive Alessandro Dโ€™Avenia nel suo libro

โ€œL โ€˜Appelloโ€:

โ€œ๐™ฒ๐š‘๐š’ ๐š—๐š˜๐š— ๐šœ๐š’ ๐š–๐šŽ๐š›๐šŠ๐šŸ๐š’๐š๐š•๐š’๐šŠ ๐š–๐šŠ๐š’ ๐š๐š’ ๐š—๐šž๐š•๐š•๐šŠ, ๐š—๐š˜๐š— ๐šœ๐š˜๐š•๐š˜ ๐š—๐š˜๐š— ๐šœ๐š’ ๐šŒ๐š‘๐š’๐šŽ๐š๐šŽ ๐š–๐šŠ๐š’ ๐š’๐š• ๐š™๐šŽ๐š›๐šŒ๐š‘๐šŽฬ ๐š๐šŽ๐š•๐š•๐šŽ ๐šŒ๐š˜๐šœ๐šŽ, ๐š–๐šŠ ๐š—๐š˜๐š— ๐š›๐š’๐šŽ๐šœ๐šŒ๐šŽ ๐š™๐š’๐šžฬ€ ๐šŠ๐š ๐šž๐šœ๐šŒ๐š’๐š›๐šŽ ๐š๐šŠ ๐šœ๐šŽ, ๐šœ๐š’ ๐šŠ๐šŒ๐šŒ๐š˜๐š—๐š๐šŽ๐š—๐š๐šŠ ๐š๐š’ ๐šš๐šž๐šŠ๐š๐š๐š›๐š˜ ๐šŒ๐š˜๐š—๐šŸ๐š’๐š—๐šฃ๐š’๐š˜๐š—๐š’ ๐šŒ๐š‘๐šŽ ๐š‘๐šŠ ๐š™๐š›๐šŽ๐šœ๐š˜ ๐šŒ๐š‘๐š’๐šœ๐šœ๐šŠฬ€ ๐š๐š˜๐šŸ๐šŽ ๐šŽ ๐šœ๐š’ ๐š๐šŠ ๐š‹๐šŠ๐šœ๐š๐šŠ๐š›๐šŽ ๐šœ๐šŽ๐š–๐š™๐š›๐šŽ ๐š๐šž๐š๐š๐š˜ ๐šŒ๐š’๐š˜ฬ€ ๐šŒ๐š‘๐šŽ ๐š๐š•๐š’ ๐š๐š’๐šŒ๐š˜๐š—๐š˜.

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Oggi abbiamo adulti cosรฌ impegnati nel lavoro, che non hanno piรน tempo per le cose importanti, e che non riescono a fermarsi, per chiedersi se sia questa la vita che veramente volevano.

Adulti, insomma, che vivono senza stupore e meraviglia e tendono quindi a cadere nella ripetitivitร  e nella banalitร . Alla rincorsa di effimeri obiettivi: denaro e successo.

Non smettere mai di domandare e porre quesiti possiamo definirlo lo slogan della filosofia, fin dalla nascita delle sue radici; una filosofia che giร  con Aristotele, nella Metafisica, veniva definita come la risposta ad un atto di meraviglia.

Lโ€™uomo, in effetti, รจ lโ€™unico essere in grado di meravigliarsi della propria esistenza, dal momento che tutti gli altri esseri viventi la danno per ovvia, non notandola.

Perchรฉ allora sprecare questa opportunitร  rassegnandosi ad una vita incolore?

Possiamo, in conclusione, condividere il pensiero di Einstein โ€œ๐™ฒ๐š‘๐š’ ๐š—๐š˜๐š— ๐š›๐š’๐šŽ๐šœ๐šŒ๐šŽ ๐š™๐š’๐šžฬ€ ๐šŠ ๐šœ๐š๐šž๐š™๐š’๐š›๐šœ๐š’ ๐š—๐šŽฬ ๐šŠ ๐š–๐šŽ๐š›๐šŠ๐šŸ๐š’๐š๐š•๐š’๐šŠ๐š›๐šœ๐š’ ๐šŽฬ€ ๐šŒ๐š˜๐š–๐šŽ ๐šœ๐šŽ ๐š๐š˜๐šœ๐šœ๐šŽ ๐š–๐š˜๐š›๐š๐š˜โ€

Servirร  a ricordarci, ogni giorno della nostra vita, come proprio meraviglia e lo stupore siano il primo passo per avvicinarsi alla felicitร .

Giorgio Bruzzone

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