Ho provato a sforzarmi di tacere sull’argomento del giorno: il discusso libro del Generale Vannacci, nonché sulle polemiche ed i provvedimenti governativi che ne sono conseguiti.
Pensavo, sbagliando, che i problemi reali fossero solo altri: ad esempio un inflazione devastante (ed iniqua per sua natura ) che associata al rialzo discutibile dei tassi centrali, porta anche all’aumento delle rate dei mutui. Cosa che sta creando gravi problemi economici alle famiglie italiane. Quelle famiglie che sopravvivono con redditi fermi da oltre 20 anni.
Se persino Fassino si è lamentato del suo stipendio da parlamentare, ben al di sopra del reddito medio, cosa dovrebbero dire i cittadini “normali”?
In realtà quanto accaduto è molto grave. Molto più grave dello sterile dibattito sulle idee giuste o sbagliate del Generale, perché la censura adottata nei confronti di Vannacci , con la sua rimozione immediata, viola pesantemente il legittimo diritto “di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.” Come recita in modo molto chiaro l’articolo 21 della Costituzione.
Ancor più grave che a far da censore sia un Governo che ha raccolto consenso proprio sulla difesa delle libertà come quella sopracitata.
Sembra quasi che il Governo Meloni, attraverso un suo importante rappresentante, il Ministro Crosetto, voglia compiacere la aberrante cultura del pensiero unico, tipico dei regimi dittatoriali.
I precedenti Governi Conte e Draghi si erano distinti, negativamente, proprio per la messa in pratica di alcuni provvedimenti di inaudita gravità in tema di diritti: la limitazione del diritto al lavoro attraverso l’inutile greenpass; la sospensione e la persecuzione dei medici non allineati con i protocolli del pessimo Ministro Speranza; la censura su media e social nei confronti di una larga fascia di popolazione che ha pensieri e sensibilità diverse su cure, vaccini, guerra e clima.
Gli elettori di centro destra stanno certamente digerendo a fatica il mancato stop agli sbarchi, l’interventismo armato in Ucraina e la rottura dei rapporti con la Russia, uno dei nostri principali partner commerciali. Hanno sopportato a fatica le sconclusionate uscite di alcuni Ministri come Pichetto Fratin, prono alle follie di un gruppetto di giovani manipolati da B.Gates &Co.
Il consenso può svanire rapidamente ed il vento cambiare da un giorno all’altro.
Negli ultimi anni abbiamo assistito all’ascesa e crollo, prima della Lega poi del M5S, ma soprattutto ad una sempre più ampia disaffezione al voto.
È assolutamente comprensibile in un mondo al contrario.
D’altronde il continuo tradimento del mandato elettorale non può che portare ad una mancanza di fiducia nei confronti delle istituzioni nel suo insieme.
Giorgio Bruzzone
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