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2 GIUGNO

  • Immagine del redattore: Giorgio Bruzzone
    Giorgio Bruzzone
  • 2 giu 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

𝟐 𝑮𝑰𝑼𝑮𝑵𝑶 𝑭𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑹𝒆𝒑𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒂

Oggi è il giorno dell'ipocrisia istituzionale !

C'è ben poco da festeggiare nella ricorrenza dei 77 anni dal Referendum popolare che istituì la Repubblica e pose fine alla Monarchia.

Cosa è rimasto di quegli ideali che spinsero gli italiani a rifondare la nazione su una nuova base istituzionale e nuovi ideali, dopo la tragica conclusione del ventennio fascista?

Che fine ha fatto, ad esempio, il concetto di Patria per cui milioni di Italiani, in un recente passato, hanno dato la vita ?

Da tempo l'Italia ha ceduto la sovranità monetaria, qualcuno disse “𝙲𝚘𝚗 𝚕'𝚎𝚞𝚛𝚘 𝚕𝚊𝚟𝚘𝚛𝚎𝚛𝚎𝚖𝚘 𝚞𝚗 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚘 𝚍𝚒 𝚖𝚎𝚗𝚘 𝚐𝚞𝚊𝚍𝚊𝚐𝚗𝚊𝚗𝚍𝚘 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚜𝚎 𝚕𝚊𝚟𝚘𝚛𝚊𝚜𝚜𝚒𝚖𝚘 𝚞𝚗 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚘 𝚍𝚒 𝚙𝚒𝚞̀” Oggi, dati alla mano, possiamo dire che non è andata esattamente così !

Ma l’Italia ha perso da tempo , in buona parte, anche la sovranità legislativa perché la gerarchia delle fonti è nella sostanza e nei fatti quotidianamente stravolta. Qualsiasi legge, infatti , emanata dal parlamento è sottoposta ai vincoli prescritti dalla Ue e non solo di bilancio.

L’Italia ha rinunciato alla sovranità in materia di difesa e di sicurezza visto che da oltre un anno siamo coinvolti in una guerra fortemente voluta dalla NATO ed in particolare dagli USA.

I vari governi , ormai diversi solo nel nome, tradiscono costantemente la Costituzione con beneplacito di chi istituzionalmente dovrebbe garantirne l’applicazione.

Non serve essere costituzionalisti ma semplici persone di buon senso per comprendere che l’art.11 oggi sia totalmente disatteso ( 𝙻'𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊 𝚛𝚒𝚙𝚞𝚍𝚒𝚊 𝚕𝚊 𝚐𝚞𝚎𝚛𝚛𝚊 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚜𝚝𝚛𝚞𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘 𝚍𝚒 𝚘𝚏𝚏𝚎𝚜𝚊 𝚊𝚕𝚕𝚊 𝚕𝚒𝚋𝚎𝚛𝚝𝚊̀ 𝚍𝚎𝚐𝚕𝚒 𝚊𝚕𝚝𝚛𝚒 𝚙𝚘𝚙𝚘𝚕𝚒 𝚎 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚖𝚎𝚣𝚣𝚘 𝚍𝚒 𝚛𝚒𝚜𝚘𝚕𝚞𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚎 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘𝚟𝚎𝚛𝚜𝚒𝚎 𝚒𝚗𝚝𝚎𝚛𝚗𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚊𝚕𝚒)

Un Italia che, sottomessa ai principi del globalismo e alle follie del mercatismo ( una degenerazione del liberismo) rinnega quotidianamente la sua identità e la sua storia.

Lo Stato ha poi abdicato, da tempo, ai suoi principali compiti che sono, tra gli altri, la difesa dei confini, la protezione dei cittadini, la difesa del lavoro.

Sono certo che, oggi, buona parte dei traditori, vecchi e nuovi, saranno in prima fila ad assistere alla parata dell’ipocrisia.

D’altronde è normale che gli assassini siano in prima fila al funerale della vittima.

Buona 𝑭𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑹𝒆𝒑𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒂



 
 
 

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