BIOPOLITICA E STATO DI ECCEZIONE
- Giorgio Bruzzone
- 9 ago 2023
- Tempo di lettura: 2 min
BIOPOLITICA E STATO DI ECCEZIONE
L'uso degli eventi in chiave narrativa viene usata dai nuovi tiranni per la limitazione o addirittura privazione della libertà. Un fenomeno che trova una sintesi nel termine socio filosofico di biopolitica
La biopolitica è una disciplina che è nata nel secolo scorso, principalmente grazie a un filosofo francese, 𝑴𝒊𝒄𝒉𝒆𝒍 𝑭𝒐𝒖𝒄𝒂𝒖𝒍𝒕, e che è arrivata in Italia anche tramite alcuni pensatori come 𝑮𝒊𝒐𝒓𝒈𝒊𝒐 𝑨𝒈𝒂𝒎𝒃𝒆𝒏. Proprio per quest’ultimo il sovrano è colui che decide dello “stato di eccezione” e, quindi, può imporre la legge e sospenderla a proprio piacimento e, con essa, la vita.
Facendo una breve riflessione a mente fredda, sugli eventi attuali e di questi ultimi anni,
scopriremo che proprio la pandemia ha aperto la strada alla biopolitica con uno stato di eccezione prolungato. Un periodo in cui si sono sperimentate varie forme di privazione , alcune veramente assurde, ma altre molto impattanti e gravi. Tra queste la limitazione e azzeramento dei contatti sociali, dei diritti di cura, fino ad arrivare, con un azzardo costituzionale, alla privazione del lavoro e conseguentemente al diritto del cittadino di potersi garantire un reddito con i proventi del suo lavoro.
Finita la sbornia da pseudo Pandemia e conseguente campagna vaccinale, i tiranni della nostra epoca , mascherati da filantropi, sono alla ricerca di nuove forme di controllo.
In attesa di una annunciata nuova forma di virus artificiale, le nuove campagne di terrorismo politico e mediatico ( largamente finanziate da 𝑩𝒊𝒍𝒍 𝑮𝒂𝒕𝒆𝒔, 𝑺𝒐𝒓𝒐𝒔 e tutti gli scudieri dei 𝑹𝒐𝒕𝒔𝒄𝒉𝒊𝒍𝒅) si sono concentrate dapprima sul rischio siccità ( clamorosamente sepolto da abbondanti piogge) poi con il caldo estremo (che poi estremo non era se non posizionando il termometro direttamente sull’asfalto) svanito dopo solo 20 giorni con l’arrivo di una serie di fresche perturbazioni. Infine con gli odierni fenomeni estremi: pioggia , grandine, fulmini e trombe d’aria.
Tutte cose assolutamente normali e sempre accadute ma che con il bombardamento mediatico organizzato, e lautamente finanziato dai pseudo filantropi di cui sopra, si sono trasformate, appunto, in pericoli e nocivi fenomeni estremi.
Tra le varie assurdità promosse dagli scudieri del nuovo ordine mondiale , in cui 𝑩𝒆𝒑𝒑𝒆 𝑺𝒂𝒍𝒂 cerca di ritagliarsi un posto da comprimario , questa della chiusura preventiva dei parchi merita almeno la Coppa “Ambrogliɑccio d’oro” per il mese di luglio.
Bravo Beppe! 👏🏻👏🏻👏🏻 Continua così !
Qualcuno disposto a crederti e sostenerti sono certo che non farai fatica a trovarlo!
Giorgio Bruzzone
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