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NE VALEVA LA PENA?

  • Immagine del redattore: Giorgio Bruzzone
    Giorgio Bruzzone
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Lo scandalo venuto alla luce in Ucraina, tangenti , corruzione e cessi d’oro, è molto importante per le probabili ricadute politiche a cui assisteremo nei prossimi giorni.

Uno scandalo ( annunciato) che si potrebbe rivelare, infatti,  un ottimo pretesto per NATO,  USA e Ue per mettere fine al sostegno all’Ucraina e uscire così da una guerra già persa da tempo.

Si profila insomma la “ celebrazione “ di una schiacciante, quanto inevitabile, vittoria russa che tornerebbe in possesso di quei  territori che gli erano stati sottratti con il colpo di stato del 2014.

La cosa non stupisce !

La Russia non ha mai perso una guerra e questa è durata così a lungo solo per scelta strategica di Putin.

Riesce difficile pensare come in molti non abbiano  compreso che Zelensky fosse solo una marionetta  stabilmente manovrata dagli Usa . Un fedele cagnolino che, grazie ad un evidente uso di sostanze stupefacenti , ha incominciato a credersi un leone. In realtà un pupo resta un pupo anche quando gli fanno credere di essere uno statista.

Lui era entrato a tal punto nel ruolo da lasciarsi abbagliare dall’effimero  successo internazionale. Non ha compreso la precarietà della sua posizione e ne ha approfittato per accumulare grandi ricchezze. Il suo prestigio è però ormai in rapida decadenza e anche sulle ricchezze , fossi in lui, non farei granché conto …. .

La storia insegna che la fuoriuscita di questi personaggi , una volta diventati scomodi, è sempre cruenta !

D’altronde Trump gli aveva  offerto recentemente una via d’uscita onorevole. Ma il cagnolino credendosi  Leone ha preferito dar credito a Von Der Leyen & C. anziché al suo padrone.


Ma  veniamo ora alle buone notizie per noi.

È evidente che la probabile uscita di scena di Zelensky e la contestuale avanzata russa dovrebbero favorire una rapida conclusione  della guerra e la firma di un accordo di pace.

La speranza è che dopo i cannoni tornino a parlare le diplomazie e si riallaccino rapporti commerciali e stabili con uno dei nostri partner più importanti.

In molti dovrebbero chiedersi se valesse la

pena assecondare una tale tragedia umana ed economica.  Se lo dovrebbe chiedere soprattutto la UE che ha pagato e pagherà un costo enorme in conseguenza delle sue scelte.

In realtà il costo più pesante in termini economici non lo pagano Von Der Leyen & C. ma  i cittadini europei  che hanno visto molti dei propri soldi alimentare una guerra insensata volta a finanziare il pupo Zelensky a discapito del proprio welfare.

Lo hanno pagato  le imprese che hanno dovuto forzatamente interrompere i rapporti con gli importanti  partner russi ed  hanno subito aumenti energetici così elevati da costringerli, in alcuni casi,  a fermare la produzione.

Per non parlare poi dell’enorme costo in termini di vite umane per ucraini e russi.

Una tragedia umana , come in tutte le guerre, che porta con sé  morti, feriti, distruzioni e profughi.

Viene allora da porsi una domanda: ne valeva la pena?

Giorgio Bruzzone


 
 
 

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